Quando sei parte di una famiglia, hai sempre delle preferenze: hai forse una nonna preferita, uno zio che non sopporti, sorelle con cui non parli, addirittura forse sei in relazione solo con uno dei due genitori.
Uno degli ordini dell’amore più importanti da rispettare – secondo le Costellazioni Familiari – è però proprio quello dell’inclusione.
“Tutti coloro che appartengono al sistema hanno lo stesso diritto di appartenenza, nessuno può essere escluso”
Ma cosa significa questa frase?
Che un gruppo familiare è guidato da ferree leggi di appartenenza. Ogni gruppo è accomunato da un’unica coscienza e questa coscienza non ammette che qualcuno venga rifiutato, dimenticato, allontanato. Se così fosse, qualcuno che nasce nelle generazioni successive all’escluso sarà costretto (dalla coscienza stessa) a rappresentarlo, a ripeterne in qualche forma il destino.
Complicato? Ve lo spiego in maniera più semplice.
Chi appartiene alla famiglia?
Prima di tutto appartengono i consanguinei ovviamente: mamma, papà, fratelli e sorelle e nonni (a volte anche bisnonni).
E già qua mi potrei fermare perché incontro ogni giorno clienti che per qualche motivo sono in conflitto con mamma o papà, o che semplicemente con loro non hanno alcuna relazione affettiva, o che anche senza che ci sia un conflitto aperto li giudicano pesantemente, li rifiutano nel cuore, o semplicemente si credono migliori di loro e in grado (o in dovere!) di insegnargli qualcosa.
Anche i conflitti con i propri fratelli e sorelle sono abbastanza all’ordine del giorno nelle mie consulenze.
In entrambi i casi qui si parla di esclusione, di interruzione del naturale flusso di amore che dovrebbe scorrere tra tutti questi appartenenti al nucleo familiare.
Quando l’amore qui non fluisce iniziano i problemi.
Attenzione che fanno parte della famiglia anche tutti coloro che sono morti prematuramente, gli aborti, i nati morti e tutti coloro che hanno avuto morti tragiche (suicidi, omicidi) così come i dispersi (parlo soprattutto di nonni/bisnonni che hanno fatto la guerra. Molto spesso di queste persone in famiglia non si parla. C’è un tacito accordo tra i membri che è meglio dimenticare certi destini perché troppo dolorosi. Ma è ahimé una pessima soluzione perché così facendo escludiamo queste persone.
Alla famiglia – in termini sistemici – non appartengono solo queste persone, bensì tutti coloro che per esempio hanno lasciato il posto a qualcuno venuto dopo: l’esempio più classico è l’ex moglie o l’ex marito (che siano vivi o morti). Queste persone andandosene hanno lasciato spazio per un nuovo membro che ne ha quindi tratto vantaggio. Essi appartengono dunque alla famiglia e vanno riconosciuti.
Anche qui potrei fermarmi ore a scrivere perché lavoro con tantissimi clienti che mi parlano di problemi e conflitti con i propri figli e sotto c’è l’esclusione dell’ex coniuge che è stato bandito, giudicato, accusato e quindi escluso. I figli in questo fanno un grandissimo lavoro nel ricordarci di avere 2 genitori, entrambi con gli stessi diritti. E che sia una fedeltà esternata o segreta, i figli non possono mai scegliere tra un genitore e l’altro, quindi quando uno viene escluso lo riportano subito in scena con diverse modalità (rabbia, conflitti, e molto altro).
Appartengono alla famiglia inoltre tutte quelle persone che hanno in qualche modo contribuito con grosse conseguenze sia in positivo che in negativo sul sistema.
Ad esempio: quando la famiglia ha accumulato grandi ricchezze a scapito di qualcun altro, o anche nel caso contrario quando la famiglia ha perso molto denaro a causa di qualcun altro. In entrambi questi casi, chi ha contribuito nel bene e nel male appartiene al sistema.
Così come quando qualcuno causa la morte di un familiare (incidente o omicidio che sia): l’assassino diventa parte del sistema, così come se l’assassino è un familiare, la vittima diventa parte della famiglia. Questo capite bene che ha conseguenze di vasta portata, non solo nelle famiglie ma pensate in caso di guerra quali dinamiche si attivino.
Come si fa a riportare un escluso in famiglia?
Ora che sappiamo chi sono le persone che non possono essere escluse vediamo come fare a re-includerle.
La prima cosa da sapere è che la persona che le deve includere prima di tutto sei proprio tu.
Non sognatevi di correre ora da vostra madre a dirle che deve includere il suo ex marito perché altrimenti si crea disordine :D
E’ la persona che è in cammino, sei tu che ora stai leggendo queste parole, che hai da fare il primo passo.
E come lo fai?
Accogliendo nel cuore quelle persone che senti sono state fin’ora non viste, rifiutate, nascoste, giudicate, allontanate, dimenticate, quindi escluse.
Se si tratta di una persona morta – ad esempio un aborto – si possono usare dei semplici gesti rituali per ricordare quell’anima: accendo una candela, ricordo quel figlio/fratello/sorella, gli dico dentro di me ‘io ti vedo’ e lo accolgo nel cuore come parte della famiglia.
Se si tratta di un membro che ha avuto un destino difficile magari recuperiamo una foto, lo guardiamo negli occhi e facciamo la stessa cosa: gli diciamo ‘io ti vedo’ e lo accogliamo nel cuore.
Spesso basta un pensiero e un gesto, nel caso di familiari stretti o di situazioni traumatiche è meglio farsi accompagnare nel ridare alla persona il suo posto, perché potrebbe essere emotivamente molto toccante, oppure mentalmente molto difficile.
La cosa magnifica delle costellazioni è che tutto si può risolvere e sciogliere semplicemente nell’amore.
“Ciò che accade, accade per Amore e ciò che grazie all’Amore viene mantenuto può essere sciolto e annullato solo nell’Amore. C’è un futuro solo per chi è in sintonia con il passato.”
Senti che stai escludendo qualcuno dalla tua famiglia o che qualcuno è stato escluso dal tuo sistema già da prima che tu nascessi?
Ti posso aiutare con una costellazione familiare, contattami e ne parliamo assieme.
Photo by Tyler Nix on Unsplash
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